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Descrizione

Questo trittico fotografico nasce come esplorazione del volto umano inteso non solo come superficie, ma come specchio dell’anima. Ogni immagine si concentra sugli occhi, protagonisti assoluti della narrazione visiva, inquadrati in stretti primi piani per restituire un senso di intimità e intensità emotiva.

Attraverso l’antica tecnica della cianotipia, reinterpretata in chiave contemporanea, le tre opere compongono un racconto simbolico in tre atti: la scelta, la sfida, la riflessione. Gli occhi aperti, fissi in una direzione, simboleggiano il momento della decisione e della presa di coscienza. Lo sguardo frontale, penetrante ma non aggressivo, incarna la forza necessaria per affrontare il proprio percorso. Infine, gli occhi chiusi ci riportano all’intimità del pensiero, a quel tempo sospeso in cui ci si interroga e ci si ascolta.

Un viaggio silenzioso ma profondo, scandito dallo sguardo e dai suoi molteplici significati. Un invito a fermarsi, guardarsi dentro, e riconoscersi.

Questo lavoro conclude il trittico con un’immagine che invita all’introspezione profonda. L’inquadratura, come negli altri due pannelli, è un primo piano ravvicinato sugli occhi, elemento cardine del progetto, scelto per simboleggiare la dimensione interiore dell’essere umano.

In questo caso, però, gli occhi sono chiusi. Un gesto semplice ma potente, che evoca un momento sospeso, quello in cui ci si ferma a riflettere. È il tempo del bilancio personale, della contemplazione silenziosa su ciò che è stato e su ciò che verrà. Uno spazio interiore in cui lo sguardo non si rivolge più all’esterno, ma torna dentro di sé, per fare chiarezza e ritrovare direzione.